LA PROFANAZIONE DELL’EUCARISTIA
Quello che molti di noi speravano non arrivasse mai, si è invece avverato: Bergoglio con una lettera apostolica in forma di Motu proprio “Magnum Principium”, Quibus nonnulla in can.838 Codici Juris Canonici immutantur, 09.09.2017“, sulla base del lavoro di una commissione di Vescovi ed “esperti” da lui istituita, ha modificato detto Canone riguardante la pubblicazione dei testi liturgici e la loro futura applicazione, allo scopo di favorire la partecipazione di tutti alla liturgia. In pratica si tratta delle già annunziate “Messe ecumeniche” da celebrare insieme a Valdesi, Ortodossi, Anglicani e Luterani dove, in nome di una falsa unità, vengono cambiati i testi liturgici e “modificate” le Parole di Gesù al momento della Consacrazione, “conditio sine qua non” perchè si realizzi la Transustanziazione, cioè il Sacramento del Corpo e del Sangue di nostro Signore Gesù Cristo presente sull’altare sotto le Specie del pane e del vino. Miracolo di cui Gesù ha anche fornito più volte delle prove inconfutabili e tuttora visibili, come a Bolsena, a Chieti, a Buenos Aires, a Siena e in molti altri posti del mondo. E tutto questo nel silenzio più assoluto di Cardinali, Vescovi e della Chiesa intera, escluso il Card. Sarah che, assieme al Papa emerito Benedetto XVI, hanno cercato più volte di far sentire la loro voce sull’argomento, con dichiarazioni boicottate e con la pubblicazione di due libri importanti.
L’annuncio è stato dato, quasi in sordina, come una notizia tra le altre durante il viaggio in Colombia e riportato sull’Osservatore Romano, ma già da tempo era vissuto in qualche diocesi, ad esempio a Torino da un sacerdote, don Fredo Oliviero con l’ approvazione del Vescovo mons. Nosiglia, stravolgendo il canone della Messa in ossequio a Lutero. In pratica la nuova prassi, visto che non si vuole toccare la dottrina, ma in realtà si cambia tutto, afferma che per vivere insieme questo “evento liturgico” non viene richiesta l’adesione ad un pensiero unico sull’Eucaristia, MA IL RISPETTO DI TUTTI PER IL PENSIERO DI OGNUNO. Come a dire che ognuno fa la sua celebrazione liturgica a modo suo, con parole e intenzioni sue, credendo a questo o a quello, al mago Merlino o alla fata Turchina!
Se tali ministri di Dio preposti da Cristo a fare luce in un mondo di oscurità non fossero più luce del mondo e sale della terra … “a nient’ altro servirebbero che ad esser gettati nel fuoco della Geenna e calpestati dagli uomini” (Mt 5,13-14). Il Vicario di Cristo, poi, non è padrone assoluto dell’ insegnamento di Cristo, ma fedele custode e servo della Parola Divina trasmessa per mezzo della Tradizione Apostolica.
La notizia è di una GRAVITA’ INAUDITA, perchè non si tratta solo di vanificare la Santa Messa con tutto il suo valore immenso di intercessione e di riparazione per il mondo intero, (già grave di per sé) MA DI PROFANARLA RENDENDOLA SACRILEGA, OLTRETUTTO DA PARTE DEI PIÙ ALTI VERTICI DELLA CHIESA. PERTANTO CHI CELEBRA O PARTECIPA A QUELLE FALSE MESSE ECUMENICHE LI’, COMMETTE SACRILEGIO E SI GIOCA L’ANIMA. OLTRE A RECARE DANNO GRAVISSIMO A TUTTA L’UMANITA.
Non esiste nulla di più solenne sulla faccia della terra che il maestoso momento della Consacrazione, perché la Messa non è né una preghiera, né un inno, né qualcosa di umano composto di sole parole. Si tratta di un atto di origine divina con il quale noi entriamo in contatto per volere di Gesù. Ma appunto perché è momento maestoso e sublime”, deve essere rispettato il volere di Gesù e le Sue precise parole, condizione indispensabile per la validità della Consacrazione e della Messa.
Un conto sono gli incontri interreligiosi o ecumenici tra i diversi rappresentanti in sale pubbliche a forma di dialogo, come è stato fatto in precedenza, ben altra cosa è la celebrazione sacra in una chiesa cattolica di una ipotetica Messa comune che non può assolutamente esistere. È urgente approfondire lo studio dei Vangeli su questo argomento e il Catechismo della Chiesa Cattolica, quello di Pio X e di Giovanni Paolo II. Molto interessante e di sicura dottrina anche il libro del Card. Siri Dogma e liturgia.
In questo breve contesto, noi vorremmo esporre in forma semplice e popolare questo concetto fondamentale:
la Messa Cattolica non è solo un rito sacro per i cattolici, MA RIGUARDA IL MONDO INTERO, PERCHE’ E’ PREGHIERA ED IMMOLAZIONE DI CRISTO per tutta l’ umanità, baluardo contro le forze delle tenebre e del male dell’intero pianeta. Senza la Messa Cattolica nel mondo, o peggio ancora con messe ecumeniche non volute da Cristo, e perciò sacrileghe, l’ umanità è come se consegnasse di nuovo il mondo, che è stato redento da Cristo, nelle mani di Satana il quale scatenerà tutta la sua furia, il suo odio contro l’ uomo, immagine di Dio, e contro la Terra, redenta da Cristo, con terremoti, inondazioni e calamità varie.
Si fa presto a liquidare un argomento così importante come quello del male nel mondo e dei cataclismi disastrosi con risposte superficiali come quelle che spesso sentiamo: Se gli uomini non si rendono conto dei cambiamenti climatici, vuol dire che hanno la testa dura. Ma che vuol dire? Quale autorità di questo mondo ha il potere di comandare ai venti, alla tempesta e ai pianeti? Ma anche se si potesse fare con le nuove tecnologie scientifiche, sicuramente sarebbe allo scopo di sconvolgere l’ ordine prestabilito da Dio per interessi egoistici se non criminali. In tutti i casi, che cosa possiamo fare noi se non pregare Dio, Creatore e Signore del cielo e della terra, perchè ci salvi? Perfino un presidente laico come Donald Trump ha invitato la popolazione a una giornata di preghiera a Dio per scongiurare il peggio davanti ai disastrosi cicloni che hanno distrutto parte dellAmerica. E ai tempi del terribile terremoto in Giappone, lo stesso Imperatore è sceso dal suo divin soglio per invocare assieme alla popolazione l’aiuto di Dio.
Solo qui nella Santa Chiesa Cattolica italiana pare che nessuna voce né di Vescovi, ancor meno del Papa si sia levata per supplicare il Signore Gesù davanti alle ripetute calamità. Come se Dio non c’entrasse affatto, ma tutto fosse frutto della nostra ignoranza o cattiva conduzione. Dovremmo invece umilmente inginocchiarci davanti alla maestà di Dio che ha creato il mondo con tanta perfezione e chiedere il suo aiuto perché diamo per scontato che il sole sorga e tramonti, che le stagioni siano perfette si da programmare al massimo del divertimento le nostre vacanze, senza mai un pensiero a Dio, un ringraziamento per il buon raccolto e per la bellezza di certi tramonti, senza una supplica perché ci liberi dalla fame e dalla guerra, dalla tempesta e dai terremoti, come dicevano i nostri nonni pregando in processione
“A fulgure et tempestate, libera nos, Domine!”
Scusate la digressione ma ritengo comunque pertinente ricordare brevemente certe lezioni del mio professore di fisica che ci mostrava con dati scientifici l’ equilibrio perfetto, ma anche instabile della Terra nell’ universo la quale si trova ad una ben precisa distanza dal sole. Se fosse il 5% più vicina gli oceani bollirebbero, se solo l1% più lontana, essi ghiaccerebbero. E l’ aria che respiriamo? Una miscela sofisticata e costante di ossigeno, idrogeno, elio, azoto… in parti perfette che avvolge tutta la stratosfera terrestre e che ci permette di respirare. Se si alterasse qualche minima parte di queste composizioni moriremmo tutti avvelenati e soffocati. E la meraviglia del corpo umano la scordiamo? Se nella nostra Galassia troviamo circa 600 miliardi di stelle, il corpo di un uomo contiene ben 600mila miliardi di cellule. E il cosiddetto Principio Antropico secondo il quale la nostra vita sulla terra è consentita da una combinazione di innumerevoli, diciamo coincidenze tutte fondamentali e volte a permettere la vita dell’ uomo solo ed esclusivamente sul Pianeta “Terra”, perché è sul pianeta Terra che Dio ha creato l’ uomo ed è sempre sulla Terra che Gesù, il Figlio di Dio si è incarnato e fatto uomo. Per questo motivo è di opinione diffusa anche tra gli scienziati che Dio Creatore non solo ha dato inizio a tutto l’ universo con il cosiddetto big-bang, ma accompagna costantemente il mondo e l’ uomo all’ interno di un preciso disegno che ha un inizio e avrà una fine, la fine del mondo” .
Questo disegno di Dio sull’ uomo non termina con la sua morte, ma con la sua chiamata alla Comunione con Dio, alla Vita Eterna e infine alla Risurrezione della Carne. Sono le cosiddette Verità di fede che recitiamo nel Credo ogni domenica. Per raggiungere questo scopo lo stesso Dio Padre ha inviato nel mondo suo Figlio Gesù, vero Dio e vero uomo, per salvare l’ uomo dalla perdizione eterna dovuta al peccato originale. (non sto qui a spiegare questo dibattuto argomento che comunque è verità della nostra fede che ciascuno può approfondire col catechismo menzionato). Gesù si è lasciato crocifiggere per amore e poi è risorto. Per amore ha istituito i Sette Sacramenti”, che sono interventi divini durante tutto il corso della nostra vita, allo scopo di sostenerci nelle difficoltà qui sulla terra e farci partecipi della sua Vita divina nell’eternità.
Parole che a molti suonano come fantascienza, ma sono le Verità della nostra bellissima Fede Cattolica, Apostolica e Romana che ormai non ci vengono più ricordate nemmeno dai nostri sacerdoti o da pochi, intenti come sono a proclamare solo la giustizia sociale che senza Dio non ci sarà mai. Ci si può fare un baffo di tutto questo ma poi dovremo vedercela con Dio quando ci chiederà: Rendimi conto del tuo operato!
Fra i sette Sacramenti, quello sublime per eccellenza è la Santa Eucaristia che ci permette di avere sempre Gesù con noi, Io sarò con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo ci ha promesso Gesù, e lo ha realizzato proprio attraverso la Consacrazione nella Santa Messa, solo ed esclusivamente ad opera di un suo Ministro consacrato, il Sacerdote, che ha ricevuto a sua volta un Sacramento ben preciso: l’ Ordine Sacro. Crediamo che lo stesso Dio che ha creato il mondo e il nostro corpo così perfetto non possa fare anche questo prodigio per amore delle sue creature? Ma questi Sacramenti non esistono affatto nelle altre confessioni religiose, anche se si gloriano del nome di cristiani: né i Valdesi, né i Luterani, né gli Anglicani, né i Pentecostali, né altri gruppi cosiddetti cristiani hanno conservato il vero Sacerdozio Ministeriale, perché sono solamente Pastori e pertanto non possono celebrare i Sacramenti cattolici. Come possono celebrare un Sacramento comune nel quale essi per primi non credono, se non come commemorazione?
Eppure i nemici di Cristo, consapevoli dell’ importanza della Santa Eucaristia (o Santa Messa) la vogliono eliminare perché, eliminata la Messa, viene eliminata la presenza viva e vera di Gesù tra di noi e restiamo così in balia di Satana, quel Lucifero che molti di loro adorano come dio. Ma a Dio non la si fa, e con Lucifero si sta decisamente molto male, perché trasmette a ciascuno dei suoi adepti il suo odio contro Dio, contro l’ uomo e contro tutto il creato. Anche l’ esistenza degli Angeli ribelli, i diavoli, è verità di fede cattolica e lo vediamo attorno a noi quanta cattiveria e odio sta sprigionando l’ uomo che ha rinnegato il suo vero Dio che è Padre, Figlio e Spirito Santo.
Visti i tempi apocalittici che stanno avanzando e anche di apostasia, come contemplato perfino nel Catechismo della Chiesa Cattolica n. 675/76/77, gli esperti raccomandano tre cose:
Costituire in ogni città dei “piccoli gruppi” di laici con quei pastori fedeli che non vogliono far parte dell’abominio della desolazione annunziato dal profeta Daniele, ma vogliono seguire Gesù con eroismo, come ai tempi delle persecuzioni dei primi cristiani, al limite anche clandestinamente.
Conservare gelosamente anche nascosti, tutti i testi liturgici, messali, breviari, catechismi, ecc. anche nel caso che venga imposto di eliminarli per fare spazio ai nuovi testi.
Si raccomanda inoltre, qualora non ci fosse la possibilità di partecipare alla vera Messa, sia quella antica come quella recente di Paolo VI, di non andare affatto a quelle ecumeniche, cercando invece di supplire con la recita di più Rosari durante il giorno e con Comunioni Spirituali. Il Signore che legge nei cuori, ne terrà conto.
Tutto questo passerà ma a noi sarà chiesto l’ eroismo nella prova della fede. E come ai tempi della battaglia di Lepanto è stato il Rosario a salvare i cristiani dalla devastazione del nemico, così adesso sarà la recita di molti Rosari a salvare tutti noi dalla devastazione delle anime. Poi verrà l’ Era di pace e di grazia promessa dal Cuore Immacolato di Maria a Fatima. Coraggio! Christus vincit! Christus regnat! SE AMI LA TUA SANTA CHIESA, LA CHIESA DI CRISTO RE,
PASSA PAROLA.
patrizia@patriziastella.com
Per chi credesse che l’interpretazione di questo Motu fosse travisata riporto un commento scritto da Blondet che riporta considerazioni relaistiche che questi “tecnici” del sacro non arrivano a comprendere.
…Proprio il fatto che nel Motu Proprio non si parli esplicitamente di cambiamento della formula sacramentale testimonia l’astuzia: si lascia alle conferenze episcopali di elaborare i testi delle Messe, senza richiedere loro di sottoporre le loro elaborazioni al controllo della Santa Sede, come prima. Ovviamente sapendo che molte conferenze episcopali, per foia di fare liturgie comuni coi protestanti, stanno già cercando con tutti i trucchi di escogitare formule “ecumeniche” che evitino ai luterani e simili di assistere ad una Consacrazione. Tant’è vero che alcuni sono andati a pescare proporre “l’anafora di Addai e Mari”, in uso nella chiesa caldea cattolica, dove non c’è, o non ci sarebbero, le parole consacratorie (“Questo è il Mio Corpo”; “Questo è il Mio Sangue”): una escogitazione cervellotica che i modernisti stessi devono aver giudicato impraticabile.
Adesso, Bergoglio ha risolto il problema con la sua nota astuzia: come per l’Amoris Laetitia, non enuncia apertamente che è lecito dare la comunione ai divorziati risposati, ma lascia tutto al “discernimento” dei vescovi locali. Liberati dal controllo della Santa Sede, novatori si inventeranno qualunque formula verrà loro in mente di imporre in base al loro “discernimento”, da cui Dio ci scampi: molti negano la Presenza Reale, ormai. E oltretutto, questa licenza romperà totalmente e irreversibilmente l’unità della Chiesa, bi millenaria, basata sulla liturgia. Una ferita insanabile gravissimo oltraggio alla Presenza Reale.
Infine: le conferenze episcopali non hanno alcuna legittimità. Gesù non ha istituito conferenze4 episcopali; ha istituito apostoli, di cui i vescovi sono i discendenti.
Si sa infatti come ogni paese e Nazione oggi decida aribitrariamente sulla morale andando contro gli insegnamenti della Chiesa, stravolgendo il significato delle Scritture e gli abusi liturgici continuano a moltiplicarsi La messa é divenuta simile a uno spettacolo, allora se l’importante e che si sentano bene solo loro, possono continuare a celebrare da soli !