Le nuove linee guida della Cei: “In seminario anche gay, ma è essenziale la castità”
Le regole per la formazione dei sacerdoti
10 gennaio 2025
Per essere ammessi in seminario bisogna fin dall’inizio mostrare “l’orientamento alla vita celibataria”.
In quest’ottica non ci sarà uno sbarramento agli omosessuali in quanto tali ma a coloro che “praticano”. E’ quanto è previsto nelle nuove linee guida della Cei per l’ammissione ai seminari. “Nel processo formativo, quando si fa riferimento a tendenze omosessuali” è “opportuno non ridurre il discernimento solo a tale aspetto”.
“L’obiettivo della formazione del candidato al sacerdozio nell’ambito affettivo-sessuale è la capacità di accogliere come dono, di scegliere liberamente e vivere responsabilmente la castità nel celibato”. Si ribadisce invece che “la Chiesa, pur rispettando profondamente le persone in questione, non può ammettere al Seminario e agli Ordini sacri coloro che praticano l’omosessualità”.
Della serie: occhio non vede cuore non duole , nulla è cambiato!
Dai racconti del mio padre amatissimo traspariva quale ferreo discernimento accoglieva i novizi. E come la mente sana doveva regnare in un corpo sano. Non era facoltativo. Ricordo i motivi per cui era impensabile che si accettassero certi compromessi. Ma oggi, dopo aver sperimentato l’ennesimo crudele voltafaccia, ho visto la gretta incapacità del popolo di Dio di comprendere cosa significa realmente il ministero, e a quali responsabilità si sottrae continuamente E che il Mistero è usato come un esca ma é proclamato solo con le labbra, da questi traditori. Infatti con la stessa determinazione tipica dei vigliacchi hanno bisogno di prede umili e sottomesse, possibilmente ignoranti. Perchè non devi vedere e non devi capire, non devi fargli notare niente di ciò che ritieni disdicevole secondo il cammino intrapreso. E non puoi vivere ed esprimere la Parola se no ti tacciano di fanatismo. Fidarti di questa gente può realmente rovinarti l’esistenza.
Un velo di ipocrisia ricopre il tempio. Mi manca l’aria…